Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2014

FINITURA

Finitura Nome femminile Plurale: finiture Accento: fi·ni·tù·ra Etimologia: derivato da finire , e questo dal latino finis (= fine, confine, limite) Definizione : quello che si fa in un’opera, prima di finirla o perfezionarla; dettaglio aggiunto a un’opera nella sua fase finale, sopratutto per decorarla Sinonimi: rifinitura, rifinizione. Può essere tradotto con acabado , in spagnolo; finition , in francese; finish , in inglese. [...] considerare le dimensioni del solaio di proprietà, le finiture presenti, ad esempio piastrelle a pavimento Barbara Del Corno, Giovanna Mottura... Comprare un immobile residenziale Certamente, la forma materiale di un'auto, le linee della carrozzeria, i materiali degli interni, i cerchioni, le finiture e le tinte, tutti gli aspetti materiali insomma, .. Marco Maiocchi, Margherita Pillan... Design e comunicazione Per [...] mantenere la lucentezza della finitura si possono stendere strati di cere, nat

/tramezzare/

Definizione di tramezzare -) Verbo . -) Accento:  tra·meẓ·ẓà·re. -) Etimologia di tramezzare:  da «tramezzo», parola analizzata in   tra - (prefisso) +   «mezzo»,   dal latino  medium . -) Transitivo :   1.   a.  Mettere (una cosa) tra altre due.   b.  Fare, realizzare (una cosa) nel mezzo tempo di un’altra. -) Sinonimi di «tramezzare»:   intramezzare, interporre, frammezzare. -) Traduzione di «tramezzare»:   intercalar , in spagnolo;   to interpose , in inglese;  interposer ,  in francese. Costui dunque  tramezzando  il disegnare col colorire, si fece assai pratico, come appari in alcuni quadri che fece per quella signora. Giorgio Vasari... Eccellenti pittori 1550 Quivi si trattenne il Muller [...],  tramezzando  all' esercizio dell'arte sua le pratiche dell'agricoltura. Gian Pietro... Antologia... 1832 [...] misero in fila molti lumi, con candelieri tutti d’oro e d’argento  tramezzati  insieme. Viaggi di Petro della Valle, vol. I 1843 Non parlerò del mio lett

DIFETTARE

Difettare Verbo Pronuncia e accento: di·fet·tà·re Etimo: derivato da difetto . Difetto è un derivado dal latino defectus , e questo dal verbo deficere (= mancare). Deficere è analizzato in de- (prefisso privativo) e - ficere (invece di facere = fare). Intransitivamente: Prima definizione (Il soggetto è qualcosa che manca) capitare il difetto di qualcosa; essere in difetto Sinonimi: mancare, fare difetto Antonimo : abbondare Può essere tradotto con faltar , in spagnolo; faire défaut , in francese; to lack, in inglese. Avevo sentito dire che non difettavano alberi - solidi - nel giardino attorno alla bisca. Luigi Pirandello (Il fu Mattia Pascal) Qualora il calore eccedesse in una stanza, o vi difettasse , vi si provvederebbe secondo le osservazioni. Francesco Gera (Dizionario... di agricoltura) Le piazze e le vie erano deserte e [... in] oscurità, poiché l'olio di cotone e le candele difettavano in Boston. Emilio Salga