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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

invalere

_ invalere _ Verbo intransitivo . Accento : in·va·lé·re. Etimologia : dal verbo latino invalēre (= essere forte), analizzato in in- (prefisso con valore rafforzativo) + valere (= essere forte; avere un valore; esere valevole). Definizione : (di costume, moda, uso, etc.) essere vigente; avvalorarsi; avere valore o vigenza. Antonimi : invalidarsi, languire. Sinonimi : vigere, essere in vigore. Traduzione : estar vigente , in spagnolo; être en vigueur , in francese; to be in vigor , in inglese. Non sembra possibile classificare siffatta opera in un genere stilistico determinato, benché invalga l’uso di definirla un romanzo. Enzio Cetrangolo... Letteratura latina Nessuno ricordava il nome di famiglia del personaggio, perché nella casa [...] , era invalso l'uso di chiamarlo Don Miao, imitando la voce del gatto. Gerolamo Rovetta... I Barbarò [...] invalevano nella pratica [... i mezzi] di pagamento bancario e postale. Maggiolo Marcello... Trattato ...

ebete

_ ebete _ Nome maschile e femminile . Plurale : ebeti. Pronuncia e accento : è·be·te. Etimologia : di origine incerta. Si congettura che sia derivato dal verbo latino hebere (= essere smussato; intontirsi). Definizione : persona che agisce come se fosse intellettualmente o mentalmente svantaggiata o sminuita; cioè, persona che è, o sembra di stare, in svantaggio intellettivo rispetto a un’altra persona; cioè, persona che non è né pazza né idiota, ma insufficientemente intelligente, o come intontita. Sinonimi : stordito, intontito, frastornato, rimbambito, goffo, insensata, melenso. Antonimi : ingegnoso, astuto, furbo. Traduzione : tonto , in spagnolo; fool , in inglese; sot ( sotte ), in francese. [...] Piola rimaneva come ebete , non osando moversi né parlare, raggomitolato in un angolo, e tanto piccino che nessuno badava alla sua presenza. Bruno Sperani...La fabbrica -) Aggettivamente : 1 . Che agisce come se fosse intellettualmente o mentalmente svan...

/faceto/

/ faceto / ,  / faceta / Aggettivo . Accento :  fa·cè·to. Plurale :  faceti, facete. Etimologia :  dal latino   facētum   (= elegante, squisito; grazioso). L’etimo di questo  facētum   è incerto: si congettura che possa essere derivato del verbo   facere . 1 .   (Di qualcuno)  chi agisce volontariamente con tale grazia da fare ridere, o almeno sorridere (maggiormente quando la grazia è verbale);  cioè , che manifesta umorismo nel rapporto interpersonale;  cioè , chi si distingue per la manifestazione d’un ridicolo squisito, sopratutto nello scrivere, nel parlare; chi fa una facezia. Antonimi  di faceto :  burbero, oltraggioso, noioso, melancolico. Sinonimi  di faceto :  giocoso, scherzoso, burlevole. Traduzione :   chistoso , in spagnolo;   facétieux  (della stessa origine di faceto) in francese;   facetious   (della stessa origine di faceto), in inglese. Fu F...

/masturbazione/

/ masturbazione / Nome femminile . Accento : ma·stur·ba·zió·ne. Plurale : masturbazioni. Etimologia : da una presunta parola latina   masturbatio , derivata dal verbo   masturbari   (= masturbare), di origine incerta. I bigotti stigmatizzano la pratica masturbatoria, dicendo che il verbo  masturbari  è composto da  manus  (= mano) +  stuprare  (= macchiare). Definizione :   atto di masturbare o di masturbarzi; stimolazione fatta su un organo erettile (pene, clitoride, vulva, etc.) con una mano o con uno strumento; tocco del pene o della vulva fatto in solitudine o reciprocamente fra due o più persone, a fin d’erotizzare e/o erotizzarsi; simulazione d’un coito che si fa manualmente, manipolando uno strumento, come un dildo, un succhiatore artificiale, una bambola gonfiable, o con altre parti del corpo, come i piedi, etc. Traduzione :   masturbación , in spagnolo; masturbation , in inglese; masturbation , in francese. ...

/melenso/

/ melenso /,   / melensa / Aggettivo . Accento :  me·lèn·so. Plurale :  melensi, melense. Etimologia :  di origine incerta. Datazione : in uso letterario dal 1300. 1 .   (Di una persona)  che agisce come se fosse intellettualmente o mentalmente svantaggiata;  cioè,  che è, o sembra di stare, in svantaggio intellettivo rispetto a un’altra persona o altre persone;  cioè,  né pazza né idiota, ma insufficientemente intelligente, o come intontita. Sinonimi  di melenso :  stordito, intontito, frastornato, rimbambito, goffo, insensata. Antonimi  di melenso :   ingegnoso, astuto, furbo. Traduzione :   tonto , in spagnolo;   fool , in inglese;   sot   ( sotte ), in francese. Per parecchi giorni mi rimasi come  melenso , ma il peggio avveniva durante la notte: aborriva nutrirmi; strane fantasie mi si aggiravano per la testa; la terra sotto non mi pareva ferma mai, e le gambe mi tr...

ganzo

_ ganzo _, _ ganza _ Nome maschile e femminile . Accento : gàn·ẓo. Plurale : ganzi, ganze. Etimo : di origine incerta. Definizione : una persona che si relaziona amorosamente o eroticamente con un’altra, ma in un rapporto illecito e clandestino. Datazione : in uso letterario dalla fine di 1700. E sicché (diceva) non vedendo ella altro modo di trovarsi col ganzo , ed egli non rifinendo di richiederla, gli fece intendere che, la tal notte, entrasse nella camera dove essa dormiva col marito, e si facesse alla proda del letto, dalla banda di lei. Cesare Cantù... Margherita Pusterla Ella aveva scritto al suo ganzo : «Vieni. Vieni. Spaccami pure il... ma fammi godere». Paolo Valera... Milano sconosciuta Marietta la Crestaia fece un mal sogno. Le pareva ire a casa del suo ganzo , uno studente, e lo trovava a letto. Pasquino giornale umoristico... Sembrava proprio ch'ella stessa fosse disposta a divenire piuttosto sua ganza...

garbare

_ garbare _ Pronuncia e accento : gar·bà·re. Etimologia : derivato da GARBO (= modo piacevole di fare qualcosa). Intransitivamente : letteralmente, avere garbo, essere garbato; estensivamente, essere piacevole; cioè, essere aggradevole. Sinonimi : piacere, aggradare. Antonimi : dispiacere, spiacere, fastidiare, sgradire. Traduzione : placer , agradar , in spagnolo; to like , in inglese; plaire , in francese. Sintassi : si costruisce con un complemento di termine introdotto dalla preposizione a , per segnalare la persona a cui qualcosa o qualcuno è piacevole: questa posizione coitale garba a Moana ; questa posizione coitale garba a lei ; questa posizione coitale le garba . Ciò che è gradito (il soggetto) può essere segnalato con una proposizione preceduta da la congiunzione che , o con un verbo all’infinito preceduto o non dalla preposizione di : Il colonnello Plutino, a cui non garbavano le nostre scorrerie temerarie sull'esempio di Bagnara, ...