AIZZARE

Aizzare
Verbo transitivo
Pronuncia e accento: aiz·zà·re
Etimologia: derivato dal nome antiquato izza (= ira, stizza)
Definizione: provocare (un essere animato) ad agire irosamente contro un altro; cioè, incitarlo vocalmente ad attaccare. Estensivamente: incitare in qualsiasi maniera
Postdefinizione: sembra che si predicava inizialmente degli animali feroci
Può essere tradotto approssimativamente con azuzar, in spagnolo; exciter, in francese; to set on (a dog), o instigate, in inglese.
Sinonimi: istigare, sobillare, irritare
Antonimi: placare, tranquillizzare, dissuadere, disanimare

Gli spagnuoli si erano slanciati a loro volta, urlando ferocemente e aizzando i due ultimi cani che erano loro rimasti.
Emilio Salgari (Il figlio del Corsaro Rosso)

Il toro, fermo in mezzo all'Arena, colle corna insanguinate, anelante, guardava intorno come per dire:—Ne avete assai?—Uno stuolo di capeadores gli corse incontro, l'attorniò, e cominciarono a provocarlo, a aizzarlo, a farlo correre di qua e di là, scotendogli le cappe sugli occhi.
Edmondo De Amicis (Spagna)

[Gustavo] aizzava il grosso cane di Terranova addosso ai troppi curiosi che badaluccavano innanzi alla porta.
Roberto Sacchetti (Vecchio guscio)

[...] come s’aizzano i mastini per [... piacere] di vederli sbranarsi?
Massimo d’Azeglio (Niccolò dei Lapi)

La muta nuotava vigorosamente dirigendosi verso l'isolotto, e i loro padroni non cessavano d'aizzarla con grida altissime.
Emilio Salgari (Il figlio del Corsaro Rosso)

Quando i filibustieri videro quella massa enorme slanciarsi innanzi, aizzata dalle urla selvagge degl'indigeni, furono lesti ad aprire un fuoco formidabile per arrestarla prima che potesse giungere sul margine della foresta.
Emilio Salgari (Jolanda, la figlia del Corsaro Nero)

C'è questa differenza tra marito e moglie. Il marito dice Ninnì alla moglie quando vuol quietarla e blandirla; la moglie dice Cocco al marito quando è furiosa e ogni altra maniera d'aizzarlo, compresa la cascata dei capelli, non ha sortito alcun esito.
Luciano Zuccoli (Donne e Fanciulle)

***Con la preposizione contra, seguita mediatamente o non dal nome dell’essere animato contro cui l’aizzatore agisce:

[...] noi non abbiamo l’imprudenza dei moderni di voler aizzare contro di noi dei cani arrabiati.
Melchiorre Gioia (Opere minori)

[L’uomo] non usciva se non armato di una lunga spadaccia, e scortato da due grossi cani, che talvolta avea anche il vezzo di aizzare contro i passeggeri.
Gazzetta della provincia di Pavia

[...] tre altri cani di varia grandezza, i quali allora si sciolgono dalle mani di uno che sembra intento ad aizzarli contro il cervo.
Carlo Malmusi (Museo Lapidario Modenese)

Ritornava dalla visita di una grotta [...]; mi vide un di quei montanari e mi addimandò se io era mago. Tuttaltro risposi; ed insistendo costui nell'opinione sua, cominciò a chiamare i cani sforzandosi ad aizzarli contro di me.
Vito Procaccini Ricci (Viaggi ai vulcani...)

Manteneva egli [...] dei fieri cani, e da essi faceva sbranar le persone a lui invise, e talvolta ancor per ispasso li aizzava contro chiunque per strada incontrava.
Giorgio  Biffignandi (Memorie istoriche...)

***Con la preposizione a, seguita mediatamente o non da un verbo in modo infinitivo o davanti a un nome, per segnalare quello che è incitato:

[Predicando dei figliuoli] Non convien ridere delle loro impertinenze [...] né aizzarli a picchiare in atto di vendetta persone o cose.
Niccolò Tommaseo (Dell’educazione)

[...] essi erano bestiarii che non combattevano cogli animali, ma invece li soccorrevano con grida e con spesse pungiture, aizzandoli a correre contro i loro avversarii.
Giuseppe Fiorelli (Giornale degli scavi di Pompei)

Veder l'uomo ridotto a non capir ciò che si faceva, a terra come un bruto o tentennando e barcollando per le strade, con un codazzo di curiosi che lo aizzavano a dire cose sconce e a far lazzi immondi, per Federico era spettacolo d'angoscia e d'umiliazione.
Luciano Zuccoli (Farfui)

***Aizzato, aizzata (participi di preterito):

[...] mila cittadini da costoro [i Ghibellini] aizzati portavansi dinanzi al castello ferocemente gridando “muoiano, muoiano i Barvara”.
Lorenzo Sonzogno (Il castello di Milano)

Alcuni soldati del signore Pirro dal medesimo aizzati uccisero due spagnuoli.
Francesco Domenico (L’assedio di Firenze, vol. 3)

[L’uomo] Giunto presso ad una colonia portoghese, i negri aizzati dai coloni lo avvelenarono con una bevanda.
Antologia: giornale di scienze, lettere e arti, vol. 31

Rotari occupava la Liguria Marittima, mentr’essa trovavasi ancora soggetta ai Romani
da Luni sino ai confini di Francia. Le sue barbare truppe da lui aizzate vi commisero le più orribili crudeltà.
Goffredo Casalis (Storie del Piemonte)

È pazzo quel fanciullo o l'hai aizzato tu stessa contro di me?
Cletto Arrighi (Nana a Milano)

Si sentivano i passi pesanti degli operai su l'acciottolato, le loro voci, qualche risata di fanciullo, l'abbaiare del cane, forse aizzato.
Anna Vertua Gentile (Il romanzo d'una signorina per bene)

Mentre esplorava il terreno, il carro, tirato da sei cavalli guidati dal giovane Armando, avanzava lentamente attraverso la prateria, oscillando ai due lati a causa dell'ineguaglianza del terreno, e dietro camminava confusamente il bestiame, aizzato dalle frustate di Back.
Emilio Salgari (I minatori dell'Alaska)

Altre parole derivate di aizzare: aizzatore, aizzatrice, aizzamento

Indicativo presente
Io aizzo, tu aizzi, egli (ella) aizza, noi aizziamo, voi aizzate, essi (esse) aizzano

Indicativo imperfetto
Io aizzavo, tu aizzavi, egli (ella) aizzava, noi aizzavamo, voi aizzavate, essi (esse) aizzavano

Preterito remoto
Io aizzai, tu aizzasti, egli (ella) aizzò, noi aizzammo, voi aizzaste, essi (esse) aizzarono

Futuro semplice
Io aizzerò, tu aizzerai, egli (ella) aizzerà, noi aizzeremo, voi aizzerete, essi (esse) aizzeranno

Congiuntivo presente
Io aizzi, tu aizzi, egli (ella) aizzi, noi aizziamo, voi aizziate, essi (esse) aizzino

Congiuntivo imperfetto
Io aizzassi, tu aizzassi, egli (ella) aizzasse, noi aizzassimo, voi aizzaste, essi (esse) aizzassero

Condizionale presente
Io aizzerei, tu aizzeresti, egli (ella) aizzerebbe, noi aizzeremmo, voi aizzereste, essi (esse) aizzerebbero

Imperativo presente
Aizza tu, aizzi egli (ella), aizziamo noi, aizzate voi, aizzino essi (esse)

Participio presente: aizzante, aizzanti
Gerundio: aizzando
Participio di preterito: aizzato, aizzata, aizzati, aizzate