/svogliato/

/svogliato/, /svogliata/

 

-) Aggettivo.

 

-) Accento: svo·glià·to.

 

-) Plurale: svogliati, svogliate.

 

-) Etimologia: participio di «svogliare», analizzato in s- (prefisso privativo) + «voglia», da «volere», dal verbo latino velle «volere».

 

-) Datazione: in uso letterario dal 1300.

 

-) Definizione: che (o chi) non ha voglia di qualcosa.

 

-) Sinonimo di «svogliato»: disinteressato.

 

-) Antonimi di «svogliato»: alacre, attivo, diligente, operoso, solerte, voglioso, volenteroso.

 

Avvenne un giorno che a costui come a protettore noto di tutte le cause spallate si presentò un debitore svogliato di pagare, e si richiamò a lui della molestia che gli era recata dal suo creditore, raccontando il negozio a modo suo, e protestando ch'egli non doveva nulla, e che non aveva al mondo altra speranza che nella protezione onnipotente del signor Conte.

Alessandro Manzoni... Fermo e Lucia 1821

Ma il nemico parve svogliato di venirci a panni.

Alberto Mario… La camicia rossa 1865

Ci sentiamo svogliati d'ogni cosa.

Edmondo De Amicis... Il vino 1890

E tutti quei bimbi, che prima andavano svogliati a scuola, e spesso saltavan la lezione fermandosi a metà strada a baloccarsi, ora studiavano di buona voglia con la zia, ed era una gara fra loro per imparar meglio e più presto.

Emma Perodi... Le novelle della nonna 1893

Finivano di ballare. Raimondo la ricondusse al suo cavaliere e la lasciò. Ella rimase assorta, avrebbe voluto che il giro di waltzer fatto con Raimondo fosse stato più lungo, sebbene si sentisse stanca e svogliata di ballare con altri.

Regina di Luanto... La scuola di Linda 1899

Pian piano, camminando svogliate, ce ne tornammo così in città.

Alberto Moravia... La ciociara 1957

-) Parola derivata da «svogliato»: svogliatezza.

 

-) Parole derivate dal latino velle: vedete INVOGLIARE.

 

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