/spensierato/
/spensierato/, /spensierata/
-) Aggettivo.
-) Accento: spen·sie·rà·to.
-) Plurale: spensierati, spensierate.
-) Etimologia: analizzato in s- (prefisso privativo)) + «pensiero», dal latino pensare «pesare con cura».
-) Datazione: in uso letterario dal 1500.
-) 1. Che è tranquillo o allegro, o sembra di esserlo, perché non gli capitano pensieri difficoltosi, né tristi, né preoccupante, etc.
-) Sinonimi di «spensierato»: allegro, faceto, divertente, beato.
-) Antonomi di «spensierato»: malinconico, meditabondo, meditativo, pensieroso, mesto, triste.
-) Traduzione: despreocupado, in spagnolo; careless, in inglese; insouciant, in francese.
Io ricercava invano l'allegro e spensierato fanciulletto d'una volta; nulla più ne rimaneva.
Salvatore Farina... Due amori 1869
[...] quella donna era spensierata e lieta come una bambina.
Marchesa Colombi... Prima morire 1881
-) Con la preposizione «di»:
... il giovane spensierato d'ogni rischio.
Paride Zajotti... Della letteratura giovanile 1844
Cosí vissi spensierato d'ogni cosa e beatissimo fino alla primavera.
Ippolito Nievo... Le confessioni... 1867
-) 2. (Di qualcosa) caratterizzato da spensieratezza, da tranquillità; che non comporta preoccupazioni.
… spensierata giovinezza.
Ippolito Nievo... Le confessioni... 1867
-) 3. Nome maschile e femminile: persona spensierata.
-) Derivati da «spensierato»: spensierataggine, spensieratezza, spensieratamente.
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