/restio/


/restio//restia/

Aggettivo.

Accentore-stì-o.

Pluralerestii (accento: re-stì-i), restie (accento: re-stì-e).

Datazionein uso letterario dal 1300.


Etimologiadi origine incerta: forse una derivazione del verbo latino restare o di resistere. La parola francese rétif (la quale vale per restio) è anche di origine incerta, ma indubitabilmente identica alla italiana.

1. (Di un cavallo o di un altro animale conducibile) che non risponde allo stimolo, o al comando del conduttore (o del cavaliere) quando gli si comanda di andare avanti.

-) Antonimi di restio: rispondente, pronto.

-) Traduzione: rétif, in francese; restiff, restive, in inglese; repropio, in spagnolo.

[...] quando [... i] buoni cavalli sono battuti ed aspreggiati, diventano restii.

Franco Sacchetti... Il Trecentonovelle 1724

Gli uni [parlando di cavalli] sono divenuti restii per essere stati troppo battuti e violentati, e gli altri per essere stati troppo rispetati da un cavaliere.

Antonio Locatelli... Il perfetto cavaliere 1825

Qualche volta nel cavallo che morde, nel cavallo che calcia, nel cavallo restio la causa del difetto va ricercata in qualche deficienza organica.

Giancarlo Beria... Turismo equestre... 1973

2. (Di una persona) che è riluttante a fare, permettere, o ricevere qualcosa.

-) Antonimi di restio: disposto, favorevole, incline, propenso, invogliato.

-) Sinonimiritroso, renitente, sfavorevole, contrario, avverso.

-) Traduzione: rétif, in francese; restive, in inglese; renuente a, in spagnolo.

[...] si mostra non men restio che male informato, nel parlar di queste vicende.

Michele Amari... Vespro Siciliano 1832

-) Sintassi: con la preposizione + un verbo all’infinito o un nome; con le preposizioni di, da, in + un verbo all’infinito:

[...] restia di maritarsi ad uomo con figli.

Marco Mastrofini... Le storie romane... 1830

[...] si dimostrò restio di eseguire un tal lavoro.

Carlo Antonio... Uomini di lettere... 1834

[...] questa classe di giovani non era restia dal far baldorie e tumulti ovunque glie ne capitava l’occasione.

Antonio Zobi... Storia civile della Toscana 1850

Ora che ha rotto il ghiaccio, non sarà più così restio a quel viaggio!...

Ippolito Nievo... Il Conte Pecoraio 1855

Anche quella titubanza dignitosa, anzi superba, di Enrico, gli piacque; egli non s'adontò che il giovine conte fosse restio ad accettare la sua donazione.

Carlo Righetti... Nanà a Milano 1880

[...] irritati contro il governo di Torino che pareva peritoso, quasi restio, per ragioni non da tutti comprese, all'annessione delle provincie centrali.

Edmondo de Amicis... Speranze e gloria 1911

[...] sempre restio dal rispondere al telefono.

Sandro Neri... Licio Gelli 2006

-) Come nome maschile: lo stato di un cavallo che è restio.